Oriana Fallaci
Letizia Ciucaloni
Creato il 28 aprile 2022
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Trascrizioni
oriana
La giornalista Italiana più conosciuta e apprezzata al mondo.
A un certo punto della sua vita diventò un personaggio, a prescindere dalle storie che raccontava e che aveva raccontato: fotografata e intervistata dai più importanti giornali internazionali, con i suoi occhialoni, le sigarette, i suoi cappelli e il suo pessimo carattere.
LOREM IPSUM
libri
resistenza
AMORE
2
Non perse nemmeno un anno di scuola e si diplomò con un anno di anticipo nel giugno del 1947.
LOREM IPSUM
è molto famoso un suo articolo del 7 dicembre del 1948 in cui descrisse le sfilate di Dior a Firenze. Inoltre, in pochi sanno che il suo vero obiettivo era diventare «scrittore» e il giornalismo per lei era inizialmente solo un modo per guadagnare dei soldi.
Anni '50
Pubblicò anche “Il sesso inutile” (1961), nato da un reportage sulla condizione della donna in Oriente e Medio Oriente; “Penelope alla guerra”, il suo primo romanzo pubblicato nel 1962; “Gli antipatici” del 1963.
LOREM IPSUM
Anni più importanti
Attacco
1968
"Niente e così via"
1969
1967/1968
Racconto e vita saigon
1975
Racconta la vita quotidiana a Saigon, i bombardamenti, gli interrogatori dei prigionieri, le rappresaglie e realizza interviste esclusive.
Nel 1968 era a Città del Messico alla vigilia delle Olimpiadi e restò ferita gravemente da un colpo di pistola nella repressione di una manifestazione studentesca di protesta.
Tra gli anni Sessanta e Settanta Oriana Fallaci si affermò come grande giornalista politica: raccontò la rivolta di Detroit dopo l’uccisione di Martin Luther King, il conflitto arabo-palestinese, le guerriglie contro le dittature del Sudamerica, la morte di Bob Kennedy, i conflitti in Asia. Soprattutto riuscì a realizzare molte interviste a personaggi politici che nessuno era mai riuscito ad avvicinare: Ali Bhutto in Pakistan, Haile Selassie in Etiopia, Indira Gandhi in India, Golda Meir, prima donna premier di Israele, Reza Pahlavi, penultimo Scià di Persia, Yassir Arafat, storico leader palestinese, Henry Kissinger e molti e molte altre. Le interviste furono pubblicate su L’Europeo e anche sul Corriere della Sera, con cui aveva nel frattempo iniziato a collaborare.
L'esordio nel giornalismo
La tecnica con cui Oriana Fallucci conduceva le interviste era per l'epoca molto innovativa e apprezzata in tutto il mondo.
LOREM IPSUM
Le domande venivano preparate e studiate a tavolino nei minimi dettagli, registrate, e poi scritte e riscritte più volte, smontate e poi rimontate. Erano lontane – e per questo criticate da alcuni – dal cosiddetto giornalismo oggettivo e sempre filtrate dalle proprie posizioni e ideologie "«Per esser buona un’intervista deve infilarsi, affondarsi, nel cuore dell’intervistato», dirà nel 2004 in “Oriana Fallaci intervista sé stessa – L’Apocalisse”. Ventisei di queste interviste furono raccolte nel 1974 in “Intervista con la storia”, edito da Rizzoli, diventato a quel punto il suo editore di riferimento.
Negli anni Settanta
"Lettera a un bambino mai nato"
Uscì nel 1990, la Fallaci tornò ad occuparsi di guerre (soprattutto quella in Libano).
Pubblicato nel 1975, il libro tratta temi quali l'aborto, la famiglia e l'amore.
I libri pubblicati dalla Fallaci Oriana:
"Un Uomo"
Pubblicato nel 1979, racconta del suo rapporto con Panagulis e della sua storia.
"Insciallah"
L'articolo ebbe un successo grandioso per il Corriere della Sera, ma la giornalista fu attaccata per l'aggressività del linguaggio usato e fu accolto da tutti come uno sfogo razzista e come una liberazione di pensieri semplici.
successo o fallimento?
La scrittura del romanzo fu interrotta dopo l'attentato alle Torri Gemelle nel 2001, su cui poi Oriana scriverà un lungo articolo pubblicato sul Corrire della Sera.
La notizia
Nel 1922 Oriana scopre tristemente di avere il cancro annunciandolo alla Rai in un intervista.
L'articolo intitolato “La Rabbia e L’Orgoglio”, con cui accusò l’Occidente e l’Europa di non avere avuto abbastanza coraggio nei confronti dell’Islam, da molti criticato, fu comunque un grande successo indipendentemente dal tipo di pensiero che l'autrice ebbe a riguardo.
La morte
Nell'estate del 2006, Oriana si sentiva gravemente malata e decise di tornare a Firenze dove morì il 15 settembre; fu sepolta vicino ai suoi genitori nel cimitero degli Allori.
La fine
LOREM IPSUM